E' un tranquillo lunedì e sono alcuni giorni che un tarlo lavora nella mente, i monti Lattari, la montagna al mare.
La penisola sorrentina è la meta ma non ho nessuna intenzione di percorrere la via più facile.
Al solito il compromesso è portare borsa e bauletto ma non mi saranno di impaccio.
Un breve tratto di autostrada e arrivato a Gragnano inizio ad arrampicarmi sui monti Lattari, direzione Agerola.
Le curve scorrono veloci nel bosco e mi trovo all'imbocco del primo sentiero che conduce alla sorgente di "Acquafedda"; ad un passo dalla riserva naturale della Valle delle Ferriere.
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ImageShack.usUna breve sosta lungo il sentiero
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ImageShack.usLa strada non è proprio ben messa ma il panorama è notevole. Arrivo alla sorgente San Giuliano e vorrei proseguire fino a quella di Acquafredda ma la sterrata diventa ripida, bucata e sabbiosa. Ne faccio un pezzetto e poi la prudenza mi impone di tornare indietro. Girare la moto e riportarla su mi costa una bella sudata ma per fortuna posso rinfrescarmi alla sorgente.
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ImageShack.usRipercorro la strada a ritroso, arrivato sulla statale mi dirigo verso l'imbocco di un'altra sterrata che dovrebbe portarmi sul Monte Murillo dove conto di ammirare la costiera dall'alto. Purtroppo la strada è bloccata da una frana. Decido di provare dall'altro versante e mi dirigo verso San Lazzaro. Si sale ed il panorama è meraviglioso. Un'indicazione riporta "Castello Lauritano" e non mi faccio pregare, svolto. Lungo la strada incontro un gruppo a cavallo e mi fermo per farli passare. Sono dei ragazzi del luogo, proprietari di un bel ristorantino, mi offrono dell'uva appena colta e mi indicano come arrivare sul Murillo. Proseguo fino al castello Lauritano e il panorama impone una sosta.
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ImageShack.usMi rimetto in marcia e scorgo la rampa in cemento che mi hanno indicato, salgo e mi trovo in un bel bosco pieno di sentieri ben messi
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ImageShack.usPotrei girare per ore ma mi riservo di tornare con più calma.
Prendo la strada del ritorno ed arrivo ad un bivio, a sinistra Napoli (60 km) a destra Amalfi (13 km), la tentazione è troppo forte e decido per Amlafi, si va giù in costiera!
Poche curve ed intravedo un belvedere dietro una chiesa
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ImageShack.usE poi tra curve e tornanti fino ad Amlfi
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ImageShack.usEccomi all'ingresso di quella che un tempo era una delle quattro repubbliche Marinare
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ImageShack.usUn breve giro e l'ora consiglia di fare ritorno, potrei continuare verso Vietri e prendere l'autostrada dopo sei chilometri ma dall'altro lato intravedo il tratto di costiera più bello e dietro Capri. Passando per il fiordo di Furore mi porterà a Positano e poi scalata la montagna giù sull'altra costiera, la sorrentina.
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ImageShack.usDecido per i 30 km di goduria.
La strada è un susseguirsi di curve a picco sul mare, esco da una piccola galleria e mi trovo immerso nel rosso del sole che tramonta in acqua.
In lontananza Positano
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ImageShack.usNon ho purtroppo tempo di fermarmi e proseguo con Capri in vista in direzione Sorrento
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ImageShack.usArrivo nella cittadina che ormai è sera e sono stremato ma ne è valsa la pena
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ImageShack.usNon mi resta che prendere la strada di casa, ancora 50 km scorrevoli e potrò stendermi a ripensare ai luoghi meravigliosi che ho attraversato