Ciao.
Riguardo alla installazione di Fendinebbia, personalmente ne ho due (giustamente) e ho eseguito il lavoro realizzando un semplice impianto con relèe che se usato quando serve coi dovuti accorgimenti non crea nessun problema. Ovvero non usarli insieme alla luce abbagliante e solo lo stretto necessario, per me sono stati utilissimi quando ho viaggiato carico con le valigie e il fanale solo non garantiva la necessaria illuminazione.
Facendo un ragionamento di massima non ci dovrebbero essere problemi per la ricarica della batteria. E di conseguenza per l' alimentazione dei fendinebbia. Ma la batteria è l' elemento più stronzo di tutta la moto (e di tutte le moto) non dimentichiamolo.
Comunque tornano a noi:
POTENZA IN CORRENTE CONTINUA
In corrente continua la potenza si esprime in watt come prodotto tensione per corrente:
P = V x I
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POTENZA IN CORRENTE ALTERNATA
La potenza in corrente alternata si esprime in tre modi diversi, ognuno con un suo significato particolare:
POTENZA ATTIVA
La potenza attiva P è quella effettivamente assorbita e che viene trasformata in calore per effetto Joule o in lavoro utile nelle macchine elettriche. Si misura in watt e viene calcolata con la formula:
P = V x I x cosØ
dove Ø è lo sfasamento tra tensione e corrente.
In un circuito costituito da sole resistenze (circuito puramente ohmico), tensione e corrente non risultano sfasate (Ø=0 e cosØ=1): P=VxI
In un circuito con il massimo sfasamento possibile (Ø=90° e cosØ=0 - circuito puramente induttivo o circuito puramente capacitivo), non si ha potenza attiva: P=0
POTENZA REATTIVA
La potenza reattiva Q riguarda l'energia che viene alternativamente assorbita e restituita dal campo magnetico (circuiti induttivi) o dal campo elettrico (circuiti capacitivi). Si misura in var (voltampere reattivi) e viene calcolata con la formula:
Q = V x I x senØ
dove Ø è lo sfasamento tra tensione e corrente.
In un circuito puramente ohmico (Ø=0; senØ=0): Q=0
In un circuito con sfasamento Ø=90° (senØ=1): Q=VxI
POTENZA APPARENTE -
Che è quella che misurerai e considererai - La potenza apparente non ha un significato particolare, ma è utile poichè è legata al valore della corrente effettivamente in gioco nel circuito in esame. Non viene influenzata dall'angolo di sfasamento tra tensione e corrente. Può essere considerato il valore massimo che otterremmo come potenza attiva annullando lo sfasamento tra tensione e corrente. Si misura in voltampere (VA) e viene calcolata con la formula:
Pa = V x I (misurata i VA ovvero W )
GRANDEZZA UNITA' DI MISURA
potenza attiva P watt W
potenza reattiva Q voltampere reattivi var
potenza apparente Pa voltampere VA (per questioni di differenziazione dei tipi di potenza si fanno i distinguo di metro di misura ma il Volt moltiplicato per l' ampère da sempre i watt)
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FATTORE DI POTENZA
In corrente alternata il valore del cosØ prende il nome di fattore di potenza. Per cui si ha il massimo fattore di potenza, pari a 1, quando tensione e corrente sono in fase (Ø=0).
Per misurarla metti all' uscita dell' alternatore i capi di un multimetro (meglio digitale) e misura prima i Volt e poi gli Ampère e poi esegui il calcolo.Spero di essere stato utile.
Edited by little_dany - 13/12/2010, 10:30